Funerali nella Germania del Nord

Avete presente quei funerali con cui iniziano tanti film americani? Il cimitero all’ aperto, tantissimo verde, tutti i parenti rigorosamente vestiti in nero, le letture, il pastore? Cosi sono anche i funerali nella Germania del Nord.

La mia esperienza ad un funerale tedesco

Ebbene ieri mi sono trovata ad uno di questi funerali e per di più, pioveva. Noi per casualità avevamo l’ ombrello grigio scurisismo quasi nero, ma mi sono chiesta se questa era una enorme coincidenza oppure gli altri avevano pensato bene di portarsi dietro anche l’ ombrello nero, infatti gli ombrelli erano tutti scuri, sul nero.

Il codice delle esequie, adottato nella multiforme galassia delle chiese riformate e protestanti, non prevede  la possibilità per i dolenti di raccogliersi intorno al feretro in una veglia di preghiera.

Ciò accade solo il giorno del funerale.

La cassa può esser adornata solo con una semplice croce, siccome una precisa norma consuetudinaria proibisce la presenza di simboli, incisi o applicati, differenti da una croce fortemente stilizzata.

Non sono, quindi, ammesse riproduzioni o ritratti dipinti o intagliati del Cristo inchiodato.

Intorno alla bara adornata da tantissime rose, c’ erano le corone di tutte le persone care, amici e parenti e poi moltissime candele, piccole e grandi. I famigliari hanno concordato con il pastore canti, accompagnamento musicale con violino e flauto ( lo stesso pastore ha suonato il flauto) e le letture, che ovviamente non ho capito bene perchè erano sicuramente in un tedesco aulico.

In questa dimensione si è esaurito il rito della funzione, il protestantesimo, infatti, si basa solo sulla liturgia della parola e non considera la celebrazione dell’Eucaristia come elemento centrale della propria ritualità come invece facciamo noi cattolici.

i necrofori,vestiti con le loro uniformi tradizionali.

A questo punto sono entrati i necrofori, 8 per l’ esattezza, vestiti con le loro uniformi tradizionali. Tunica nera, guanti bianchi, colletti enormi bianchi fin sulle spalle e con in mano  i cappelli di velluto nero, (per intenderci quelli che usano Trioisi e Benigni in non ci resta che piangere) Si sono ordinatamente disposti intorno alla bara, compostamente hanno messo simultaneamente i loro bei cappelli e hanno agguantato la cassa per portarla fuori. Abbiamo camminato per un quarto d’ ora, in questo cimitero parco, verdissimo e pieno zeppo di fiori, non solo sulle tombe, ma anche sugli arbusti e sulle piante. Fino a quando siamo arrivati alla fossa. Impermeabilizzata.

Con le corde lentamento i necrofori hanno calato la cassa nella tomba e quindi dopo la benedizione del pastore ha avuto inizio il rito dei saluti al defunto.  Parenti e amici infatti,  una volta affidata alla misericordia di Dio l’anima del loro caro scomparso si congedano con un gesto fortemente drammatico nella sua sobria teatralità: gettano simboliche manciate di terra sulla cassa,  e petali di rose. C’ era infatti accanto alla tomba un enorme cesta piena di petali e una piccola carriola con terra e due piccole pale. I miei nipotini ( nipoti anche della persona che ci ha lasciati) hanno poi lanciato nella tomba delle letterine plastificate con il simbolo di calcio della squadra dell’ Amburgo.

Mi hanno sorpreso non pocco tutti questi gesti, forse mi ha sopreso ancor di piú la solennitá e un pochino mi sciocca il fatto che dopo si debba andare a mangiare tutti insieme, quasi come se si dovesse festeggiare qualcosa. Un´altra cosa che mi sciocca é che i funerali si possono celebrare 2-3 settimane dopo la morte della persona.

E questo é un po ció che ho vissuto nella mia prima esperienza dei funerali nella Germania del Nord.