Divagazioni improvvise

Ci siamo catapultati in un altro inverno Amburghese.
Con temperature del tutto accettabili, devo dire.
Nell´attesa delle vacanze natalizie in Italia e dell´inizio del nuovo lavoro a gennaio mi trastullo nel mio appartamento, sperando di vincere gli elementi distorti di pensiero che vengono a farmi visite a sorpresa.

É strano che si producano pensieri nella nostra testa senza la possibilità di scegliere se farli entrare o meno.
Ed é controproducente la mancanza di controllo “in ingresso” da parte mia.
Mi sento assolutamente dubbiosa, titubante e apatica, e i pensieri intralciano le attività che desidero fare durante il giorno “tirando” la mia attenzione e la mia preoccupazione in altre direzioni mentali.
Soprattutto mi rintano in tentativi inconsci di definizioni esclusive delle persone che mi stanno intorno consapevole dell’inconsistenza che queste mie buffe idee hanno.
Faccio anche lunghe passeggiate cercando di misurare le sensazioni che provo, ma non esiste la misura nelle sensazioni e non esiste nemmeno la possibilitá di descriverle e cambiare la loro forma leggendone il contenuto. Esistono e basta e faró bene ad accettarle.
Cerco di pesare il livello di energia e farlo durare tutta la giornata, ma poi mi sfugge e spesso mi ritrovo nei finali di giornate flop.

Sono le 12.30 ho ancora un margine serio di riconquista del mio tempo. Oggi.
A bien tot.

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