Oggi abbiamo sfidato la pioggia e abbiamo vinto. C´ é stato tutto il tempo un sole dispettoso che andava e veniva, e queste sue apparizioni era intervallate da alcuni nuvoloni nerissimi. Ho perso il conto. Non so se questo é stato il settimo o ottavo mercato di beneficenza che faccio e sto imparando cose nuove. Innanzitutto vedo che vendiamo cose assurde, donate da amici e conoscenti. Questo significa dare nuova vita agli oggetti, una nuova vita che incarna il concetto di riciclaggio e di ecologia, fortemente radicati qui in Germania. Infatti i cosiddetti Flohmarkt, mercati delle pulci, sono un must qui in Tedeschia. Oggi la nostra vicina, una elegante signora bionda intorno ai 40-45 anni, stava vendendo abitini e giocattoli della figlia e voleva raggiungere i 90 euro, prezzo di un giocattolo che le aveva chiesto la ragazzina. Un´altra cosa importante é la scoperta di solidarietá. In genere siamo sempre 6-7 a fare i mercati, ma poi ci sono casi un po speciali, come oggi, chi era malato, chi era in vacanza, chi non aveva l´auto e ci ritroviamo in 2-3 e senza auto per caricare e scaricare tavoli e merce. Come fare? Beh metto un bel pó di tempo prima l´annuncio sul gruppo di italiani ad Amburgo presente in facebook e si offrono sempre nuovi volontari. I due nuovi volontari di oggi, Emilio e Alessandro hanno contribuito a far soleggiare anche quei momenti freddi col cielo cupo. Eh si perché si sta lí, in attesa di vendere e si chiacchiera, si ride, ci si racconta le proprie storie. Alle 7 in punto é venuto a prendermi Alessandro, siamo arrivati a Bremfeld, una zona in cui non avevamo mai fatto mercati prima d´ora, abbiamo montato i 3 tavoli, pagato il metraggio alla responsabile, un tipico donnone tedesco che girava tra i viali del mercato elargendo ricevute e prelevando cauzioni. Eh si c´e la cauzione a parte il prezzo per ogni metro di banco. Devono assicurarsi che se non vendi le cianfrusaglie te le riporti a casa senza lasciare schifezze in giro. Abbiamo scoperto che perfino i cassonetti della zona erano chiusi! Oggi i 3 tavoli che usiamo sempre sembravano vuoti. Logico! Tutte le cose belle che ci hanno donato, (vestiti invernali per adulti e bambini, cappottini, scarpe e stivaletti,) sono partite ben inscatolate col camion che passava di qua,lunedia e che consegnerá tutto a WE ARE ONLUS martedi mattina. Insomma abbiamo venduto rimasuglie degli altri mercati! Abbiamo racimolato poco, un centone , ma buttalo via! Abbiamo pagato un mattoncino della nostra nave.


La nave col container che partirá con destinazione Siria, proprio la settimana prossima, carica non solo di cose donate, ma stracarica di speranza, di sacrifici, di energie. Speriamo che tutto questo possa arrivare al popolo siriano costretto nella morsa della guerra.
Grazie a tutti quelli che continuano ad aiutare, a prestare il loro tempo, a dire: ok ci sono, perché no?

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