Mi guardo indietro, sbircio questo 2012 e con in modo ombroso vedo quello che in genere passa inosservato, sospeso o semplicemente congelato in una pausa,  probabilmente piccoli universi fuggiti via, come un tempo, un attimo rubato a un probabile futuro, o a un probabile presente.

Se devo dare un nome a quest'anno, di sicuro è cambiamento lento. Chiudiamolo il cerchio del 2012, si chiudiamolo, magari con un sorrsio di sfida verso il 2013.

Un anno lungo ed intenso, in cui sono avvenute mille cose nuove, altre sono cambiate, in peggio o in meglio. Ma è stato sicuramente anche un anno con sofferenza, un sentimento che non ho provato spesso nella mia vita, fortunatamente. 3 operazioni in famiglia di cui 2 strazianti e un incidente gravissimo ad una delle mie piu care amiche, viva per volontà di Dio. Ma adesso alcune di quelle sofferenze sono lontane, altre sono sparite e altre da bravi fantasmi riappaiono di rado.

Ma questo è  stato anche l' anno in cui abbiamo volato per ben 30 volte, guidando il nostro cucciolo in ben 4 continenti e visitando 10 paesi diversi fino ad arrivare agli  antipodi.

Soprattutto è  stato l' anno del passaggio di Daniel da baby a bambino che cammina, corre, gioca autonomamente e soprattutto comincia a parlare e a farsi capire. Un anno magico da questo punto di vista, caratterizzato da immenso stupore da parte nostra nel vedere i suoi progressi e stupore suo difronte alle meraviglie della vita, proprio come 10 minuti fa, davanti a i fuochi d' artificio. Le speranze per il 2013 sarebbero tante, un buon trasloco, una nuova vita in una casa nuova di zecca, un lavoro come architetto. Tutto il resto, se positivo, che ben venga.

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