Un biergarten, letteralmente in italiano “giardino della birra”, è uno spazio all’aria aperta dove vengono servite e si possono consumare bevande alcoliche, in particolare la birra.

Normalmente è situato in prossimità di strutture come i birrifici o le grosse birrerie o beer hall tedesche, che possono servire un grande numero di clienti.

I biergarten si svilupparono in principio in Baviera nel XIX secolo, periodo durante il quale era predominante la vendita della birra scura.

A quel tempo un decreto del re Luigi I notificava che la birra  avrebbe dovuto essere prodotta durante i mesi freddi, dal momento che la fermentazione doveva avvenire tra i 4° e gli 8° di temperatura.

Per poter fabbricare la birra anche durante il periodo estivo, i grandi birrifici cominciarono a scavare delle cantine   lungo le rive dei fiumi che in tal modo permettevano di tenere la birra al fresco.

Per tenere ancora più bassa la temperatura all’interno delle cantine, gli argini del fiume furono coperti di ghiaia e furono piantati dei castagni in modo che garantissero una buona ombra in estate.

Successivamente le cantine della birra furono usate, non solo per conservare, ma anche per servire la birra. Tra gli alberi furono posizionati semplici tavoli e panche di legno, e presto i beer garden divennero un’attrazione molto popolare.  Anticamente era consentito portarsi delle merende da accompagnare alle birre e pare che un decreto simile al Sud sia ancora in vigore. Vi ho spiegato la storia simpatica dei Biergarten perché il nostro preferito, Zum Anleger, qui nel quartiere di Wilhelmsburg rispecchia molto la descrizione storica. Si trova su un canale, hai i tavoli di legno sulla riva all´ombra di bellissimi alberi verdi e ogni anno con la bella stagione ci torniamo ed è sempre una grande emozione. L´emozione di essere in vacanza, di ricordare quante belle persone ci abbiamo portato. Affittano pedaló, alcuni sono a forma di cigno, le canoe in legno e  ci sono in genere macchinine su cui possono salire i bimbi piccoli.

Birrozza pure per Gabrielito.