Le stazioni e gli aeroporti sono per me sempre dei luoghi affascinanti, dove il via vai delle persone conferisce una importanza di vita vissuta eccezionale.

Marc Augé definisce i nonluoghi in contrapposizione ai luoghi antropologici, quindi tutti quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici. Fanno parte dei nonluoghi sia le strutture necessarie per la circolazione accelerata delle persone e dei beni (autostrade, svincoli e aeroporti), sia i mezzi di trasporto, i grandi centri commerciali, gli outlet, i campi profughi, le sale d’aspetto, gli ascensori eccetera. Spazi in cui milioni di individualità si incrociano senza entrare in relazione, sospinti o dal desiderio frenetico di consumare o di accelerare le operazioni quotidiane o come porta di accesso a un cambiamento (reale o simbolico).

La fermata  della U-Bhan denominata Mundsburg, é situata nella Friedrich Schütter Platz e rappresenta a mio avviso un gioiellino dell´architettura amburghese. Gia all´esterno si possono ammirare dettagli scultorei meravigliosi.

   

U-Bahn é l´abbreviazione della nomenclatura Untergrundbahn, ovvero la linea metropolitana tedesca creata nel 1902. Credo che la Mundsburg stazione sia una delle piú antiche e autentiche ancora in perfetto stato orginale.

L´edificio in laterizio presenta delle aperture verticali con ritmi regolari che contribuiscono a scandire e quindi ad alleggerire la maestositá della costruzione. Le lesene che conferiscono all´edificio armonia e decorazione e terminano con i classici puttini che sorreggono i capitelli.Sculture scolpite in marmo bianco. L´effetto di notte che fa l´intero edificio illuminato é senz´altro molto suggestivo.

   

Gli interni con un filo di immaginazione ci possono realmente riportare in altre dimensioni appartenute al passato. Le pareti sono rivestite di maioliche originali e le strutture che sorreggono le lampade quadrate sono in ferro battuto, mentre i chioschetti in legno riportano le finestre esagonali allungate tipiche dell´inizio secolo.