Miami: racconto di viaggio
C´é una cittá che si trova tra la baia di Biscayne, la regione paludosa delle Everglades e l’Oceano Atlantico. Una cittá che molti definiscono magica e non posso fare altro che essere d´accordo. Questa cittá é MIAMI.
Miami é una cittá che abbaglia, stupisce, confonde per cui é difficile scrivere un post che la possa ben definire. Ma ci provo. Camminare per SoBe significa vedere la piu grande quantita di scarpe col tacco che abbiate mai visto in vita vostra, tutte calzate ovviamente e a queste é direttamente proporzionale l´esposizione umana di tatuaggi, di tutte le dimensioni e su tutte le parti del corpo..beh quelle visibili. Passeggiando tra i ristoranti della succulenta cucina caraibica che trasudano “unto” da tutti i pori, si sentono i convenevoli in spagnolo, con l´accento “solo leggermente” spostato verso Cuba. E poi nelle traverse a due passi dalle strade eleganti e chic, la terra di nessuno, bande di latini che ondeggiano, musica a tutto volume, gente che spaccia, un altro mondo insomma.
Ma Miami nonostante tutto, con la sua fusione etnica, il suo meraviglioso paesaggio blu e il suo clima tropicale continua ad attirare gente di tutti i tipi, turisti e investitori, ed é li che si costruisce l´energia. Quella magica energia che si appiccica sulla pelle quando cammini per la strada. I cantieri si susseguono ovunque. Puoi tendere l´orecchio da un lato per ascoltare lo sciabordio delle onde sulla spiaggia e dall´altro le ruspe in moto.
La prima cosa che mi é stata detta, dal mio caro amico Max, cittadino di Miami per tanto tempo, é che Miami é un insieme di tante piccole cittá e realtá mescolate fra loro, sia metaforicamente che fisicamente e fra queste spiccano due frazioni complertamente distinte tra loro: Miami Beach e Miami Downtown. Con questo post mi soffermeró sulla prima.
Quando dovevamo partire e ci chiedevano dove andavamo, al rispondere Miami, le reazioni ci mettevano quasi in imbarazzo. La gente pensa a Miami Beach come ad un vero paradiso. Io non ho mai considerato in passato l´idea di andare in Florida. Forse perche non sono mai stata molto tifosa degli Usa, paese simbolo degli eccessi, dei consumi, degli sprechi inutili. Ma come tutte le cose, anche gli USA devono essere considerati sotto vari punti di vista. Ad esempio quello paesaggistico. Tralasciando il quartiere Art Decó di Miami Beach del quale tanti celebrano troppe lodi e che io definirei se non il cimitero dell´architettura, qualcosa che ci va molto vicino, il resto dell´architettura é sciatto. Disordinato, senza poesia, senza bellezza, salvando la pace di poche strutture alberghiere e museali.
E allora dove sta la bellezza di Miami Beach? Per un europeo la bellezza sicuramente sta nell´aria, nello spazio aperto, in quel cielo azzurro che ti avvolge, perché le case sono basse e quindi il sole ti circonda ovunque. La bellezza di South Beach é quella di una cittá piena di prati, parchi, e palme verdi e altissime.
. La lunghissima spiaggia che costeggia la celebre Promenade è uno spettacolo. Andarci a correre la mattina é stata una esperienza meravigliosa che come ho giá scritto, vale tutti i soldi del biglietto aereo. Sará che l´avevo tanto aspettata quella corsa fra le palme…
Lummus Park, con la sua sabbia portata dalle Bahamas, corre parallela a Ocean Drive (in corrispondenza con la sesta e la 14esima strada) ed è la spiaggia principale di South Beach. L’acqua, poi, è di un azzurro incredibile e invoglia davvero a immergersi. Il tanto verde, le attrezzature sportive disseminate qua e lá, i percorsi per jogging e bicicletta, puntellati da panchine in stile cubano turchesi, e tutte le strutture vicinissime ne fanno un luogo unico. Inoltre ad ogni incrocio di strade in spiaggia corrisponde una torretta, in cui lavorano i vigili del fuoco. Stpendiati dallo stato, svolgono il normale servizio di lifeguard. Quello della torretta in spiaggia dove andavamo sempre era italiano e ci ha fornito simpaticamente varie info.
Le strade principali di Miami beach sono tre:
Ocean Drive
Qui si pratica il celebrity-watching seduti in uno dei numerosi ristoranti o caffé che caratterizzano la strada dove servono raffinatissimi cocktail, spesso fluo ( per la gioia visiva dei bambini e alcolica per gli adulti) e dove i menú spesso sono su Ipad.
Stare seduti a chiacchierare e a sorseggiare qualcosa sulla Ocean Drive provoca inevitabilmente una senzazione inebriante. La gente é felice, spensierata e si sente sulla pelle la vacanza caraibica, Danny boy si sentiva come se avesse sempre vissuto a Miami Beach.
La seconda strada importante é Collins Avenue
La Collins é la strada in cui sono ubicati principalmente solo Hotels. Anche il nostro, il Kent, http://www.thekenthotel.com/ si trovava tra la collins ´l´11 esima. Un hotel che nonostante non fosse pulitissimo come il prezzo richiedeva che fosse, ( ma io da quando sono madre sono piu esigente) , per i suoi 160 dollari é ubicato in un posto davvero davvero strategico. Eravamo ad un blocco di case dalla spiaggia, parco giochi e dal tratto piu famoso della Ocean Drive. Ottimo bagno, bellissime asciugamani e tutti i comfort di cui si ha bisogno. Noi ci siamo rimasti per ben 6 notti e il personale della reception sapendo che non siamo degli habitué con l´auto, ci ha stampato tanti percorsi e numerose alternative per farci guidare nel modo piu semplice quando ci spostavamo per le escursioni. La Collins come tutte le altre strade, é inglobata ina struttura urbanistica di tipo Ippodameo, é molto semplice spostarsi e trovare altre strade ed é lunghissima.
La terza strada piú famosa é Lincoln Road.
La Lincoln Road è una traversa della Washington Avenue tra la 16th e 17th strada ed é decisamente meno esibizionista e snob di Ocean Drive. Costellata da diversi negozi per tutte le tasche, ospita anche delle gallerie d’arte e caffetterie, ma é famosa soprattutto per lo shopping. Noi ci siamo andati anche a cena una sera con due ragazzi, un italo-americano e una napoletana conosciuti per la strada a Miami. In effetti il nostro nuovo amico, Sergio, aveva voglia di una buona kartoffelsalad e ci hanno portati in una birreria tedesca. In perfetto stile esibizionista tipico a Miami, le cameriere avevano l´uniforme bavarese, abbiamo mangiato Leberkäse, Kartoffelsalat, Brezeln e bevuto litri di Alsterwasser. Non l´avremmo mai detto che ci saremmo ritrovati a mangiare cibo tedesco in quel di Miami, ma la vita é imprevedibile e a volte é bello farsi trascinare.
La Lincoln Road dal 2010 vanta di una perla architettonica, il famoso ” parcheggio” di Herzog & de Meuron, ma di questo parleró in un altro post, nel frattempo beccatevi il gioco di luci notturno.
Il melting pot è una delle cose che mi colpisce di più degli Stati Uniti, l’ho percepito moltissimo in California dove la comunità ispanica è davvero numerosa
Miami è una di quelle mete che vorrei tanto visitare, ci sono stata vicino un paio di volte, poi per vari impegni ma ci credi che mi sento chiamare ancora? Prima o poi dovrò fare questo viaggio!Foto meravigliose e post di facile lettura
Se andrò negli Stati Uniti, Miami ci sarà. La Florida in generale mi affascina. Soprattutto Key West.
Mi è sempre balenata in testa l’idea di andare a Miami…prima o poi..
Ho visitato, anzi vissuto, Miami alla tenera età di 18 anni e non ho apprezzato tanti dei luoghi da te descritti (Ocean Drive esclusa). Vorrà dire che ci tornerò volentieri con la consapevolezza di una viaggiatrice un po’ invecchiata….
Neanche io sono molto appassionata degli USA (e infatti non ci sono ancora andata), ma Miami mi ispira molto proprio per il suo melting pot culturale, oltre che per il clima e il mare
Ma sai che anche io non ero una fans degli USA e invece ultimamente penso solo a mete americane?!? Oltre a tutte le altre ovviamente. Cmq Miami e la Florida mi ispirano un bel po’ e spero di riuscire ad andarci presto. Voglio correre tra le palme anche io… Per il momento mi accontento di arrivare alla Barceloneta e torno al mio amato poble nou 🙂
Mi hai fatto scoprire un lato nuovo della città. Anni fa mentre organizzavo un viaggio negli Stati Uniti ho deliberatamente saltato Miami, e la Florida, preferendo la California e altre città.. forse me ne sto un po’ pentendo.. spero di poter recuperare
Quanto entusiasmo per questa città, viene voglia di partire subito. In realtà ho sentito pareri contrastanti, ma io sono sempre dell’idea che finché non scopro un posto in prima persona non mi fido!
La tua descrizione di Miami conferma quello che penso di lei e l’idea di assaporare qualcosa sulla Ocean Drive mi fa venir voglia di preparare la valigia e partire!
Pensa che mio figlio che andrà negli USA da agosto per 5 mesi non ha la minima intenzione di passare in Florida. Chissà se leggendo questo post cambia idea
Miami è davvero un posto stupendo! Ci piace molto come l’hai descritta. Deve essere bello assaporare un cocktai a Ocean Drive 😉
Devo dire che Miami non mi ha mai attirata molto dal punto di vista turistico. Tu me ne hai mostrato un aspetto nuovo. <3
Ciao Giordana,
da un paio d’anni non ti seguivo più e mi fa piacere rileggerti mentre descrivi la tua esperienza in una città che per me è sempre stata un punto interrogativo, da un certo punto di vista vorrei visitarla….da un altro non ne sono così motivato nel timore di rimanerne deluso….come sempre tu mi hai dato nuovi spunti…
A presto
Giovanni
che bello Tiziana leggere il post al tuo blog su di me e questo commento! Si é come se ci conoscessimo da una vita!
Che bello questo post! Mi piace il tuo punto di vista sulla citta’ e sono curiosa di leggere il resto. Poi vabbe’, conoscerti, ma noi ci conoscevamo da sempre. Ora noi Amiche di Fuso aspettiamo il tuo post. Un grande abbraccio,
Tiziana