Cercando di essere fedele ai buoni propositi di inizio anno, in cui era inclusa almeno una visita mensile ad un museo, sia in viaggio che in cittá qui ad Amburgo, e complice il tempo davvero dispettoso e grigio, oggi di buon mattino ci siamo preparati e siamo usciti alla conquista di un nuovo museo: il Prototyp Museum Hamburg, che altro non é che un museo d´auto. Soprattutto auto da corsa d´epoca. Insomma qualcosa che non si vede tutti i giorni per le strade.

L´intervento architettonico per conto di un cliente privato é stato a dir poco eccezionale, del resto si sono spesi molti soldi per  crearlo. Il progetto di DFZ Architekten segue una linea pura, molto pulite e chiare tutte le superfici, dove il colore prevalente é il bianco e da risalto ai colori vintage delle auto. Certo le 4 ruote sono le protagoniste principali del museo, ma sono accompagnate da preziosi disegni fatti a mano e acquerellati, modellini d´epoca, antiche e consumate uniformi, motori, vecchi distributori di benzina. C´e uno spazio magistralmente ricavato adiacente alla caffetteria, molto accogliente,  dove si possono guardare dei video in tema, poi ci sono 3 postazioni PC che però non abbiamo approfondito e poi c´e un´auto sulla quale si può montare e simulare una corsa muovendo il volante e seguendo il tragitto sul grande monitor posizionato di fronte.

Ecco la scheda tecnica:

Architetti: DFZ Architekten GmbH

Dimensioni: 6.632 m² di superficie lorda
Costi di costruzione: 9.723.300 EUR
Periodo: realizzazione 2009
Uso: museo
Il museo é stato realizzato da DFZ Architekten ed ha vinto nel 2009 il premio BDA Hamburg Architecture Prize.

Da non perdere, é visitabile tranquillamente anche con bambini piccoli come abbiamo fatto noi oggi.

L´entrata formato famiglia per due adulti e due bambini costa 22 euro. Altrimenti il biglietto singolo per adulto costa 10 euro e per un bambino sotto i 14 anni costa 4,50 euro.

Il museo é ubicato nel quartiere di Hafen City e si raggiunge comodamente dalla stazione centrale con il bus numero 6. ( attenti alla direzione, perché ci sono due numeri 6)