In genere quando facciamo viaggi intercontinentali non ci importa partire da Francoforte e la notte prima dormire vicino all´aeroporto se la cosa puó snellire e facilitare i voli e abbassare i costi. In treno da Amburgo il treno ci porta lí in sole 3 ore e mezzo. Lo abbiamo fatto varie volte. Per il viaggio in Corea del Sud mentre analizzavamo le più disparate opzioni per il rientro, ci siamo accorti che c´era un diretto da Tokyo per Francoforte con Air Japan e che in effetti il volo da Busan ultima tappa che volevamo fare in Corea del Sud, per la capitale giapponese durava solo 2 ore. Era una occasione per mio marito e i bambini per visitare 5 giorni Tokyo e per me di rivedere alcuni amici che vivono li. E poi voi conoscete qualcuno che non ritorna volentieri in Giappone?
In Corea del Sud siamo stati piacevolmente sorpresi dalla fioritura dei ciliegi, meravigliosa e abbondantissima ma speravamo di trovarla anche a Tokyo.
Appena sbarcata a Narita, la celebre famiglia Italo-tedesca è stata presa d’ assalto da cameramen e giornalisti.
Beh in realtá noi non siamo celebri e i giornalisti erano di un noto canale televisivo che voleva semplicemente sapere cosa ci portava a Tokyo. Mio figlio si è addirittura difeso col suo inglese da seienne! È stata una bellissima accoglienza. Divertente.
Abbiamo preso un minuscolo appartamentino in Roppongi, un bel quartiere di Tokyo e il primo giorno vi ci sono rimasta tutto il giorno con il piccolo perché diluviava e sarebbe stato addirittura complicato spingere il passeggino. Ma anche restare in appartamento con un caffè fumante e dei biscotti coreani, l mio inseparabile traveler Notebook Midori i nuovi pennarelli comprati da Daiso e la mappa della metropolitana di Tokyo a scrivere è stato emozionante.
L´energia di Tokyo la senti anche se non esci e guardi dalla finestre mentre piove.
Mio marito e il piú grandicello si sono rifugiati al 53 piano delle Roppongi Hills Mori Tower e indovinate un pó cosa hanno trovato? Ma naturalmente la Marvel Exhibition !
Ovviamente se giá sei sul top, al 53° piano di una torre, per giunta a Tokyo, vedere a 6 anni una mostra sui supereroi di Marvel è il top del top.
Metti tre architetti napoletani a Tokyo
La sera io me la sono goduta alla grande! Addirittura a mangiare testa di tonno con i miei amici napoletani Matteo e Valentina che vivono da anni a Tokyo. Si avete capito bene testa di Tonno! A parte il sashimi delizioso loro hanno insistito affinché la provassi ed era squisita. Abbiamo trascorso una serata deliziosa a parlare di architettura e viaggi, dei sogni e degli ideali e di progetti e di libri. Insomma una di quelle serate che nella mia mente non diventerà mai opaca, rimarrà sempre un importante ricordo.
Hanami al Shinjuku Gyoen National Garden
Nei giorni seguenti abbiamo visto ancora altri amici tra cui Antonella conosciuta in un forum di madri italiane all´estero con il suo piccolo.
Con loro ci siamo dati appuntamento all´interno del nodo ferroviario più trafficato al mondo, la stazione di Shinjuku. Dopo un lungo scambio di messaggi perché non riuscivamo a beccarci e mio figlio piccolo cominciava ad essere irrequieto, finalmente è sbucata Antonella, bellissima col suo pancione e il suo bimbo nel passeggino.
Siamo andati a spasso per un quartiere che nella mia precedente visita a Tokyo non avevo visto: il vivacissimo distretto di Shinjuku . Ovviamente anche lí naso all´insù e bocca spalancata. Un tripudio di colori, cartelli pubblicitari e grattacieli che fanno a gara tra di loro per l´altezza e fra i quali si intrufola un pr ofumo di onigiri (palline di riso ripiene) e di Yakitori (spiedini di pollo). Ma la nostra meta era il Shinjuku Gyoen National Garden, il luogo ideale dove vivere una leggera esperienza Zen tra ruscelli, laghetti e vegetazione minuziosamente curata. Nei laghetti ci sono tantissimi pesci, soprattutto trote ma noi abbiamo visto anche tartarughe! Il che rappresenta per i bambini una speciale attrazione.
Dopo aver pagato l’ entrata al parco che costa 200 yen abbiamo seguito Antonella che ci ha portati in una zona piena di ciliegi in fiore a fare l´Hanami. Hanami (花見 “guardare i fiori”) è un termine giapponese che riguarda la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile dei Sakura, i ciliegi in fiore. Anche noi come moltissime famiglie giapponesi abbiamo steso i nostri parei e abbiamo fatto un pic nic e comprato gelati nel chioschetto interno al parco.
Il parco è meraviglioso e i giardini giapponesi che si raggiungono seguendo le istruzioni sono davvero spettacolari.
Nei nostri 5 giorni a Tokyo abbiamo visitato tanti altri quartieri ma di quelli che conserviamo davvero un bel ricordo ci sono Ueno con parco e tempio annessi e Odaiba che è il quartiere ideale per trascorrere una giornata tranquilla sia per gli adulti sia per bambini con tanto di spiaggetta. Si trova nella zona della baia di Tokyo. Di questi e altri posti stupendi di Tokyo parlerò in altri post futuri. Per le cose che non dimenticherò mai sul Giappone vi rimando qui.
Che bella Tokyo, non vedo l’ora di andarci, ormai non manca molto! Sembra una città dai contrasti stridenti che però in qualche modo combaciano perfettamente tra loro 🙂
Amo sempre leggere di Tokyo nei blog altrui, di come questa città dai mille volti possa essere percepita, ci troviamo assolutamente d’accordo, Tokyo è una città piena d’energia, così tanta da far venire le farfalle nello stomaco.
Che meraviglia… il Giappone ce l’ho nel cassetto dei desideri da un po’ di tempo, prima o poi lo tiro fuori! Adoro tra l’altro queste cityà dell’Asia così ricche di contrasti!
Tokyo è meravigliosa, che fortuna vederla nel periodo della fioritura! Io sono una malata di Giappone e ogni volta che ci torno devo fermarmi a Tokyo qualche giorno, è troppo bella <3 Shinjuku Gyoen è un parco stupendo! Anche a me piace Odaiba, è il paradiso dello shopping e dei musei particolari (non so se siete andati al Miraikan, ma ve lo consiglio)!
Meravigliosa Tokyo e bellissimo il tuo racconto! Il Giappone è un paese che ti lascia a bocca aperta con poco, in ogni momento, anche il più inaspettato. Purtroppo non ho visto la fioritura dei ciliegi, ma immagino sia stata super emozionante.
Io lo Giappone lo porto nel cuore come un grande sogno che prima o poi realizzerò! Ciò che più mi ha colpita del tuo racconto sono le piccole cose, quei piccoli dettagli che lo rendono ancora più unico. Io non avevo mai sentito parlare della testa di tonno e non sapevo dell’esistenza del quartiere con tanto di spiaggetta, davvero due chicche imperdibili. In più le tuo foto sono stupende! Che dire, hai alimentato ancora di più il sogno di vivere tutto questa in prima persona!
Mi colpisce molto che l’energia di Tokyo la senti anche standola a osservare da dietro la finestra. Energia… Ho sempre pensato alla capitale del Giappone come a una città caotica, sì, ma dimessa. Mi incuriosisce quindi quest’altra versione 🙂