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Ieri non molto convinta della cosa, sono andata a fare un colloquio di lavoro nel quartiere city Nord. In un edificio ubicato esattamente difronte a quello in cui lavora mio marito.

Mi son vestita per benino, con giacca e pantaloni di taglie ormai dimenticate nelle quali finalmente da pochi giorni riesco ad entrare, capelli lisci, il portfolio nella mia borsa di cuioo The Bridge, inseparabile compagna che ha visto e ascoltato tutti i colloqui della sottoscritta, italiani, spagnoli e tedeschi.

Arrivata a City nord con largo anticipo mi sono concessa un caffè da 66 centesimi nella lussuosa caffetteria a servizio della multinazionale per cui lavora Stephan. Dopo ci siamo diretti verso il mostro, l´ex edificio della posta. Davanti ad uno degli enormi ascensori il dolce maritino mi ha dato l´in bocca al lupo ed è andato via, lasciandomi nel mio viaggio anni 70.

Il mostro sembra seguire il luogo comune su cui buona parte dell´architettura sovietica è stata costruita:  rappresenta il classico  blocco  grigio-giallino paglia, spartano ed oppressivo.

L’ex ufficio postale principale nel Nord della città è come una casa stregata per lungo tempo. Mezzo morto e  silenzioso nella miriade di piccole sale, slavato nei suoi corridoi scuri. Solo un quarto dei suoi 35.000 metri quadrati è attualmente utilizzato dalla Deutch Post che nel 2005 lo ha venduto. Il palazzone costruito nel 1977, tuttavia mi ha dato lo spunto per una bella riflessione. Un passo indietro nel tempo, un tempo in cui essendo troppo piccola non è stato da me assorbito direttamente ma solo indirettamente. E allora mi sono catapultata nei bui e spesso tragici, anni Settanta che alla fin fine furono teatro  di importanti conquiste sociali e di cambiamenti forti nel modo di comunicare e vestirsi.

Mentre camminavo per i corridoi pensavo che  i requisiti di sicurezza per edifici destinati ad ospitare uffici sono cambiate dagli anni 70. La modernizzazione di un tale mostro rappresenta un enorme investimento, probabilmente per quello giace in uno stato di abbandono. E mi immaginavo i dipendenti delle poste tedesche con le loro camice colorate dal taglio svasato e i pantaloni a zampa di elefante e le colleghe da corteggiare che si presentavano col trucco psichedelico, forse coperto da occhiali oversize, capelli sciolti lunghi, spesso cotonati, frange a schiaffo e ciglia finte ed entravano nelle gabbie uffici con le loro onnipresenti zeppe.

Il colloquio non né stato interessante. Anzi è stato pure breve. L´architetto panciuto cercava personale per delle mansioni che giammai ha letto nel mio cv. Per cui non capisco la il perché della chiamata.

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