Stasera sono andata a vedere la mostra World Press Photo.

Da oltre 60 anni, una giuria costituita da esperti internazionali,  vota i lavori dei fotoreporter che inviano le foto  alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam . Partecipano fotografi provenienti da ogni parte del mondo. La mostra itinerante è sponsorizzata in tutto il mondo da Canon.

Quest´anno  le fotografie sono suddivise in otto categorie e sono stati nominati ben 42 fotografi provenienti da 22 paesi con oltre 300 fotografie.

La foto dell’anno, scelta nella categoria Spot News, è di Ronaldo Schemidt (Caracas, 1971), fotografo venezuelano e il suo scatto lo avrete visto molte volte;  ritrae un ragazzo in fuga, avvolto dalle fiamme, durante una manifestazione nel maggio del 2017, contro il presidente Nicolás Maduro, a Caracas.

Sui giornali italiani l´esposizione fotografica viene così presentata

L’esposizione del World Press Photo 2018 non è soltanto una galleria di immagini sensazionali, ma è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.”

Concordo assolutamente con questa descrizione, perché senza le spiegazioni nei testi scritti accanto alle foto la mostra non avrebbe il valore che invece secondo me ha.

I messaggi sono molto crudi e spesso basati sui fatti che ogni giorno accadono nel mondo, dalle ragazze in Camerun  a cui fasciano i piccoli seni nell´etá dell´adolescenza per diminuire gli impulsi sessuali, alle ragazze rifugiate in Svezia con la Resignation Syndrome, dagli atleti che corrono la maratona nel deserto del Sahara ai rifugiati afghani che si lavano in pieno inverno a Belgrado all´aria aperta, dalle donne di Zanzibar che galleggiano con le taniche di plastica ai bambini etiopi che giocano nella sabbia.

4 milioni di persone visitano tutti gli anni l´esposizione presente in 100 città distribuite in 45 paesi.

Vale sicuramente la pena visitarla. L´ingresso costa 5 euro e la mostra é ubicata presso Druck- und Verlagshaus, Am Baumwall 11.