Aqui estoy ya en casa. He regresado después de pasar 2 días y medio en la espléndida Barcelona. Mi marido ha superado brillantemente la prueba de super papás ocupándose todo el tiempo de Danny boy durante mi ausencia y he encontrado una casa ordenada y limpia y un ramo de rosas rojas sobre la mesa.
Sinceramente 2 días son muy pocos. Volver a ver a todos los amigos que han coloreado mi vida nell' arco de 10 años en 48 horas, es una empresa imposible desafortunadamente.. Pero aquellos más aficionados, que no estaban enfermos z se encontraban en la ciudad, por suerte los vi.
He dormido a casa de Irma, en el barrio de Sants. La primera tarde con Quim, Lola, Albert, Lorena e Irma hemos ido a cenar al Flauta, un restaurante que ya conocía, en el calle Aribau, dónde se comen óptimos tapas. A la salida hemos pensado bien de no desplazarnos mucho y para beber algo hemos subidos a la terraza del famoso Hotel Axel, un prestigioso Hotel gay. Apenas hemos entrado, yo me he dirigido hacia dos sofás blancos donde estaban dos chicos.
En un primer momento los otros no querian acercarse, pero los he arrastrado diciendo que hubieramos estado todos junto. Uno de los dos chicos ha dicho enseguida “yes please all together! ” Y todo salio super bien, nos reimos un monton con nuetros nuevos amigos.
Hemos transcurrido una velada fantástica en compañía de Janny y Enrique, un americano de Miami y un brasileño trasplantado a Nueva York y a Miami sucesivamente.
Hemos bebido todos un monton! Que mojitos tan ricos!
Henrique hace el fotógrafo y, su página web merece una visita seguramente: http://www.henriquesouza.com
A las 2.00 mas o menos hemos ido a casa de mi querido amigo Makoto, que con su esposa nos ha logrado encontrar después del partido del Barcelona.
En la casa nos hemos divertido a cantar un poco de todo con el karaoke .
El domingo por mañana e nel parque Industrial, adyacente a la estación de Sants he encontrado todos los D' arbitrio , mi familia napolitana a Barcelona. Nos hemos contado cosas, hecho fotos, reidos un monton tambien.
Después de este aperitivo, finalmente Irma y yo nos hemos dirigido a Icaria, la playa hermosa en la que durante años nos encontrábamos para ver y jugar los partidos de beachvolley. He escuchado el ruido del mar, interrumpido de los tonos regulares del rebote de la bala, exatamente como muchos fin de semana en los años pasados.
Hasta me quedé un poco dormido, ya que el día anterior había hecho casi 24 horas sin parar. Por la tarde tuvimos un aperitivo al aire abierto, en el hermoso barrio del Born, en el histórico bar pinchos Sagardi. Alli me encontre con otras dos amigas, madres y arquitectas como yo, Anna y Fabrizia y charlamos un poco de nuestros bebés.
En la noche fuimos a cenar, Irma, Paola y yo en el famoso restaurante La Paradeta, donde se elige el pescado en el bancon, como una pescaderia, y los chefs luego te lo cocina a tu gusto, frito o la plancha, y Dios Mios que rico todo!
Inevitable después de la cena, un paseo por el parque de la Ciutadella, super decorado y lleno de performance y conciertos para la Mercè, la fiesta en honor de la patrona de Barcelona.
El día 24, por desgracia habia huelga del transporte público, afortunadamente por lo menos los servicios mínimos en los trenes funcionaban. He visto muy poco, un paseo a Passeig de Maragall, he hechado un vistazo en el balcón de mi antiguo apartamento, donde he visto desde la ventana de la sala de estar, la silla rosa schocking , uno de los pocos muebles que dejè hace un año, dentro de la casa.
Una visita en la casa de Paola y David en el mismo barrio, que por cierto, ha cambiado un monton, porquè han creado un centro medico y uno deportivo, separados de un pequenyo parque.
Y luego de vuelta al restaurante. Esta vez, en El Passatore, en Pla de Palau, que recomiendo a todos, ya que deben haber cambiado la persona que hace las pizzas , ya que la pizza estaba increíble, riquisima. Todo en la compañía de mi amado Martin. A partir de ahí hemos hecho un largo camino, cruzando toda la Barceloneta hasta la playa de Bogatell, donde nos reunimos otra ves con Paola y David y pasamos la tarde sumergidos en el azul intenso'de Barcelona, bajo un sol cálido charlando para lungo rato.
Anoche Irma me preparò una cenita muy rica y luego cerré mi pequeño bolso y me he caído redonda en la camita.
A las 4:15 la alarma. Un puntual avión de Ryanair me trajo de vuelta a Lübeck y un autobus hasta a Hamburgo.
¿Qué puedo decir, que fue un verdadero fin de semana con amigos super bonito, pero demasiado corto. Me hubiera encantado ver a mas gente, pero no podia hacer mas de lo que he hecho, creerme.
Joeeer!!!
Hoy pero quizá pueda al menos prolongar la emoción 'gastronómico de Barcelona con un buen jamón.
Y por supuesto que me gustaria pasar un fin de semana como este por lo menos una vez al año.
No he visto todavia a mi hijo, tendremos nuestro abrazo teatral cuando lo vaya a recojer en la guarderia y no veo la hora de comerlo a besos!
Eccomi a casa. Sono rientrata da un' oretta dopo 2 giorni e mezzo nella splendida Barcellona. Mio marito ha superato brillantemente la prova di super papà occupandosi a tempo pieno di Danny boy durante la mia assenza e ho trovato una casa ordinata e pulita e un fascio di rose rosse sul tavolo.
Decisamente pochi 2 giorni. Rivedere tutti gli amici che hanno colorato la mia vita nell' arco di 10 anni in 48 ore, un' impresa impossibile purtroppo. Ma quelli più affezionati fortunatamente me li sono goduti. Ho dormito a casa di Irma, nel quartiere di Sants. La prima sera con Quim, Lola, Albert, Lorena e Irma siamo andati a cenare alla Flauta, un ristorante che già conoscevo, nella calle Aribau, dove servono delle ottime tapas. All' uscita abbiamo pensato bene di non spostarci tantissimo e per bere qualcosa siamo saliti sul terrazzo del famoso Hotel Axel, un famoso Hotel gay. Appena siamo entrati, io mi sono diretta verso due divani bianchi dove cì erano due ragazzi. Gli altri non volavano avvicinarsi, ma li ho trascinati dicendo che saremmo stati tutti insieme. Uno dei due ragazzi infatti imemdiatamente ha detto ” yes please all together!” Abbiamo trascorso una fantastica serata innaffiata di buoni cocktails in compagnia di Janny ed Enrique, un americano di Miami e un brasiliano trapiantato a New York e successivamente a Miami.
Henrique fa il fotografo e la sua pagina web, merita sicuramente una visita: http://www.henriquesouza.com
Verso le 2 siamo poi andati a casa del mio caro amico Makoto, che con sua moglie ci ha raggiunti dopo la partita del Barcellona. A casa Di Makoto ci siamo divertiti a cantare col karaoke. La domenica mattina nel parco Industrial, adiacente alla stazione ferroviaria, ho incontrato tutti i D' arbitrio, la mia famiglia napoletana a Barcellona. Dopo questo aperitivo finalmente mi sono diretta a Icaria, nella bella spiaggia dove per anni e anni ci incontravamo per giocare e guardare le partite di beachvolley. Ho ascoltato il rumore del mare, interrotto dai toni regolari del rimbalzo della palla, esattamente come innumerevoli finesettimana negli anni passati. E mi sono anche appisolata, giacchè il giorno prima avevo quasi fatto 24 ore non stop. Il pomeriggio abbiamo fatto un aperitivo ai tavoli all' aperto, nello splendido quartiere del Born nello storico bar di pinchos Sagardi.Li ho incontrato altre due amiche, mamme e architetti come me, Anna e Fabrizia e abbiamo chiacchierato un po dei nostri pargoli.
La sera siamo andate a cena, Irma, Paola ed io nel famoso ristorante La Paradeta, dove si sceglie il pesce sul bancone-pescheria e i cuochi poi lo cuociono a tuo piacimento, fritto o alla piastra e che bontà! Immancabile dopo cena, un giro nel parco della ciutadella, vestito a festa per la Mercè, la festa barcellonese in onore della Patrona di Bcn. Il 24, purtroppo c' è stato lo scipoero dei mezzi pubblici, fortunatamente almeno con il minimo dei servizi sui treni. Ho visto ben poco, una passeggiata a Maragall, sotto il balconcino del mio ex appartamento, dove ho intravisto dalla finestra del salotto, la sedia rosa schocking, uno dei pochisismi complementi di arredo che lasciai un anno fa, all' interno della casa. Un giretto a casa di Paola e David e poi di nuovo al ristorante. Stavolta al Passatore, in Pla de Palau, che consiglio vivamente a tutti, in quanto devono aver cambiato pizzaiolo rispetto a 2 anni fa, perchè la pizza era eccezionale. Il tutto in compagnia del mio amato Martin. Da li ci siamo fatti uno lungo scarpinetto fino alla spiaggia di Bogatell, dove ho riincontrato i conigi Rosa e abbiamo trascorso un bellisismo pomeriggio immersi nell' azzurro di Barcellona, sotto un tiepido sole a chiacchierare.
Ieri sera Irma mi ha preparato una bella cenetta e poi ho chiuso la mia piccola borsa e sono crollata. Alle 4.15 la sveglia. Un puntuale aereo della Ryanair mi ha riportato a Lubeck e il bus ad Amburgo-. Che dire, è stata veramente una toccata e fuga, ma forse riesco a prolungare almeno l' emozione gastronomica di Barcellona con un buon jamon. E ovviamente mi riprometto di trascorrere un week end come questo almeno una volta all' anno. Ancora non ho visto mio figlio, il nostro abbraccio teatrale avvera fra circa una ora e mezza e io non vedo l' ora!
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Ciao Giordana,
forse in questo blog sono leggermente fuori luogo, però ci provo lo stesso.
Sono un architetto italiano trentacinquenne, con una bella esperienza quinquennale nell’ interior design e nella realizzazione di visualizzazioni 3D per l’ architettura.
La mia ragazza vive e lavora a Barcellona, e quindi vorrei trasferirmi stabilmente nella capitale della Catalogna. Purtroppo al momento non ho conoscenza diretta di architetti che lavorano a Barcellona, per cui ti scrivo per chiederti qualche informazione sulle attuali opportunità di lavoro per gli architetti nella capitale della Catalogna.
Mi pare di capire che tu hai il polso della situazione per cui ti sarei molto grato se riuscissi a darmi qualche indicazione.
Ti ringrazio anticipatamente per l’ attenzione che vorrai dedicarmi.
Saluti!
Francesco
Que chulo!!! Me alegro mucho de que hayas disfrutado tanto aprovechando al máximo cada momento con los amigos que has dejado allí!!! Se nota que una parte de ti se quedo allí!!! Y tienes razón!!! Sería genial que volvieras por lo menos una vez al año!!! Un besote enorme, guapa!!!
Me encanta Giordanda!!!!
Me encanta cómo describes cada momento aportando pequeños detalles que hacen que el lector pueda participar de el…me encanta tu expresividad…y me encanta sobre todo tus expresiones típicas espaniolas como: “he caído redonda en la camita”
BRAVO!!!