Madunnina mia la blogsfera sta diventando, e parlo soprattutto per chi vive in Italia e ci vive scontento, una cosa pietosa.O forse sono solo io che ho contatti con gente che scrive pietositá? In ogni caso i blog scritti dall´estero sono quasi sempre interessanti.
E anche facebook non scherza. Certo bisogna imparare a usare, selezionare, scegliere bene le cose da leggere e da scrivere. La misura e l´equilibrio.E chi ce li ha mai avuti?
Iniziamo con i travel blogger.
A parte qualcuno che si salva e che aggiorna il blog per dire solo cose sensate, adesso si é diffuso il modello io sono bravo, coraggioso, io sono un viaggiatore, io lavoro sul web girando il mondo, e tu non sei nessuno. Tu che stai a casa a fare il tuo lavoro scontento, che non hai le palle per mollare tutto e andare, si tu, proprio tu NON SEI NESSUNO hai capito nulla, hai capito? Siete tutti delle nullitá perché non avete le palle. Ecco cosa siete.
Queste manie di grandezza, questo sottolineare quanti paesi si sono visitati, postando mappe con i puntini a destra e a manca ha veramente annoiato. Oggi giorno, ha visitato 40-50 paesi anche chi non ha fatto nessun giro del mondo e non ha lasciato nessun posto di lavoro. Persone che lavorano onestamente e nelle vacanze estive, pasquali e natalizie volano in qualche paese per rigenerare spirito e corpo. Come del resto é sano fare. Mentre scrivo questa frase non riesco a non pensare alla mia cara amica Stefania e a suo marito Augusto. Ma anche a Sabrina e Daniele. Lavoro onesto e magari qualche volta duro, una casa bellissima da coccolare ( e pagare), una famiglia e tanti bei viaggi! Ma sul serio. Ecco questa é la maniera che adesso prediligo del viaggio. Si perché partire, riposarsi, scoprire e avventurarsi in posti nuovi e poi tornare per stare fra le tue cose, dormire fra le tue lenzuola é meraviglioso.
Invece la febbre del dover stare per forza da qualche parte che non sia casa propria, la trovo triste. Questo voler viaggiare per poi scrivere assolutamente tutto quello che si sta facendo, postando anche l´ultimo respiro fatto , senza godersi il tempo, é una cosa pietosa.

Vedi gente che sta viaggiando e si attacca alle connessioni africane e asiatiche anche per varie ore al giorno, tra i post di blog e facebook, twitter, foto. Una pena incredibile. Ah si dimenticavo, certo quante piu entrate ci sono al blog piu si guadagna.

Comunque tornando al concetto di prima, il non rispettare le persone che per x motivi non possono partire, lo trovo insensibile e osannare se stessi lo trovo compassionevole. Del resto per esaltarsi tanto, per innalzare come un Credo lo stile di vita nomade che si é scelto, in quanto ” nettamente superiore” ad altri, deve pur essere tipico di persone con alcune patologie. Vedo queste figure tormentate dall’immagine di sé, costrette a mentire o ad esaltare eventi per mostrarla grande, appaiono persone che sembrano in una drammatica lotta con se stessi e con gli altri per dimostrare che di loro stessi si dovrebbe avere un’opinione (un’immagine) elevata e lusinghiera.
Uff come mi prudono le dita, come vorrei tanto citare i blogger che mi vengono i mente in questo momento, ma evito.
Oca
D´altra parte, ultimamente grazie ad un gruppo facebook, ho iniziato da poco a seguire i blog di donne Expat che raccontano come e dove vivono senza manie, con relax, con la gioia della vita tra le righe. Oh si per piacere, scrivere perché si é lontani dal proprio paese di origine, quindi per nostalgia, oppure scrivere per condividere cio che altrove succede con coloro che amiamo e che sono lontani, scrivere per il piacere di farlo e non perché ti pagano.

E potrei citare i Cerruti In India, Ero Lucy, Amiche di fuso, e tante altre formidabili donne che con i loro post riescono a farmi commuovere spesso. Per l´áutenticitá dei fatti e per la lirica spontanea con cui vengono descritti.
quindi blog che deludono e blogger che pian pianino si esaltano e non vale piu la pena leggere e blog nuovi di zecca scoperto per caso e sui quali fai delle belle letture che ti riempiono il cuore.