Le Maldive sono il sogno paradisiaco  di molti occidentali. Ma sono l´incubo di molti Maldiviani.

Non ci avete mai pensato vero?

Perché? Cerco di spiegarvelo in maniera semplice.

Il paese conta con quasi 1200 isole e conta con 417.492 abitanti ma la maggior parte dei maldiviani vive nella capitale Malé con un evidente problema di densità. Alla fine degli anni 70 gli investimenti per i resort di lusso hanno avuto una impennata con il presidente Gayoom.

Scrive Francesca Borro nel suo libro  Ma quale paradiso?, “I maldiviani non avevano le capacità e i capitali per farlo, per questo nascono società composte da stranieri e un maldiviano, che ottengono la concessione delle isole da parte dello Stato. Non viene fatto alcun controllo e si arriva ad avere 5/6 imprenditori che controllano tutto, legati al governo”.

Una seconda ondata massiccia di investimenti, tra cui primeggiano quelli dell´Arabia Saudita si ha nel 2004, si aprono moltissime scuole e gli studenti volano nei paesi arabi per entrare nelle università, come lo stesso Gayoom. Questi abusó del suo potere avendo fuso politica e religione in una cosa sola: “Gayoom ha legittimato il suo potere con il Corano, ha impostato il discorso politico sulla religione. La stessa opposizione ha dovuto articolare le loro istanze economiche e sociali in questi termini”, spiega Francesca Borri nel suo libro.

Ma questo scempio é durato fino al 2008 quando democraticamente fu eletto presidente Mohamed Nasheed, che governerá il paese fino al 2012.

Il suo programma politico prevede una adeguata redistribuzione della ricchezza e quindi degli investimenti, il potente incremento dei collegamenti tra le isole per eliminare l’isolamento dei locali e fomentare quindi una  maggiore uguaglianza economica. La grandissima novità di questo governo però è rappresentato dal favorire l´apertura delle guest House.

  

  

Si tratta di piccole costruzioni in genere con non piú di 6-7 camere, una sorta case vacanze dislocate sui vari atolli in cui il turista vive con i maldiviani, conosce la loro cultura e apporta proventi.  In questo modo i maldiviani non vengono esclusi dal business che deriva dal loro paradiso naturale. Quando nel 2012 ci fu un tentato colpo di stato Nasheed si dimise e lascio il posto al fratellastro di Gayoom. L´unico presidente che negli ultimi decenni tentò di fare qualcosa per il popolo fu accusato di terrorismo e di non essere un buon musulmano. Anche l´ultimo Gayoom è stato arrestato e il paese adesso è nelle mani di Abdullah Yameen.

È vero sono anni che le Maldive sono interessate da squilibri politici. La situazione attuale è sicuramente grave ma non più di quelle passate e vi assicuro che sulle isole turistiche non si percepisce nulla di quello che sta soffrendo il paese, in particolar modo in capitale.

Questa lunga premessa credo fosse doverosa per far luce su un paese che è nella morsa politica da molto tempo e per  spiegare perché adesso le Maldive non sono più una méta elitaria ma stanno diventando  un arcipelago accessibile a tutti coloro che non sono in grado economicamente di pagare un resort di lusso. 

Alla fine dei conti il nostro viaggio formato famiglia ( 2 adulti e due bambini, 2 anni e 7 anni)  alle Maldive, con un soggiorno di 12 giorni é stato molto più economico di altri viaggi intercontinentali. Abbiamo speso 4600 euro con voli, pensione completa e 6 escursioni favolose, soggiornando in guest House ma rimanete sintonizzati che di questo ed altro sulle Maldive parlerò nei prossimi post!