Lo scorso finesettimana siamo andati al battesimo di Leo, un bambolotto di 3 mesi figlio di due amici italiani, Monica e Andrea che vivono da un anno qui a Amburgo. Dopo un volo su Malpensa,ci é venuti a prelevare Andrea con l´auto e in 50 minuti abbiamo raggiunto Vercelli.
Il bed&breakfast nel quale abbiamo soggiornato era molto carino e accogliente, soprattutto coloratissimo. Siamo arrivato dopo le 22 e Danny boy che si é comportato benissimo in volo, era giá crollato in macchina. Il tempo di attivare il wifi con la nuova password, un po di dolcetti e due chiaccheire e poi subito a letto. Il sabato, ci siamo guardati intorno e lo stupore era grandissimo. Non avrei mai pensato che ci fossero le perle in pianura padana! Una cittadina che basa il suo insediamento moderno sui preesistenti nuclei antichi per cui ne deriva che le stradine laterali lasciano intravedere angoli suggestivi, archi in pietra, bassorilievi datati, capitelli e cornicioni riccamente decorati, portoni e finestre elegantisismi.

La mattina, prima di incontrare altri due volontari pro-Siria, attivissimi, siamo andati in piazza Cavour a far colazione. La piazza , la piú importante della cittá, ha una spettacolare pavimentazione in ciottoli, arricchita da lunghe linee di losa in pietra. E´circondata da portici medievali costruiti in diverse epoche ed è dominata dalla medievale Torre dell’Angelo.
Con la statua di Cavour abbiamo cominciato ad insegnare a Danny boy un po di parole nuove: statua, basamento, marmo, scultura. Il bambino era felicissimo di apprendere nuove parole e vedere cose mai viste prima.
Il sole era per noi del nord Europa, a dir poco, sconcertante. ci siamo ubriacati di sole. Soprseggiare un cappuccino al sole, in Italia, ovunque sia, é tremendamente bello.

Dopo aver fatto colazione, ho chiesto all´unico passante presente in piazza alle 9.30 di sabato mattina dov´era la libreria Mondadori, perché si sa, anche una capatina di 48 ore in Italia, deve essere sigillata da un giro in libreria. Ritroveremo lo stesso signore anche per altre indicazioni durante il finesettimana. Poi finalmente Monica e Andrea sono arrivati e ci siamo tuffati tutti insieme tra i libri, io e Monica con un enorme entusiasmo, i nostri mariti molto meno.
Poi é stata la volta di piazza D’Angennes, dove c´erano buone possibilitá di parcheggiare, giacché i volontari Annamaria e Lorenzo, venivano da Torino e Monza con le proprie auto ( piene di cartoni contenenti aiuti per la Siria).
E´ la piazza che si trova alle spalle della chiesa di Santo Eusebio, il Duomo di Vercelli.
Una piazza irregolare e affasscinante sulla quale si affacciano eleganti edifici a partire dal Palazzo Arcivescovile, ovviamente il maestoso campanile del Duomo, il seicentesco palazzo Berzetti di Murazzano e il palazzo Arborio Mella.
In questa piazza é ricomparso il nostro uomo per la seconda volta, molto affabile ci ha consigliato di andare a mangiare alla Vecchia Brenta.
Il menú ovviamente traboccava di cucina tipica piemontese, risotto con faglioli ( Panissa), salami e verze, Formaggi, Fondute, Ravioli.
Il pomeriggio del sabato lo abbiamo trascorso con amici:

Non rivedevo Serena e Fabio venuti per vedermi da Torino anche loro, da 6 lunghi anni. Il nostro abbraccio é stato lungo e leggermente lacrimoso. Una delle persone piú vere e oneste e care che abbia mai conosciuto, la mia Serenella.
Finalmente la domenica mattina, prima del battesimo alle 16, abbiamo avuto modo di visitare con calma le piazze gia viste, le chiese e di fotografare portoni, finestre, bassorilievi , capitelli, sculture, colonne. La nuova terminologia e le descrizioni elementari degli elementi architettonici dei monumenti, venivano assorbite da Danny boy con estremo interesse. E quando si diceva, dai andiamo a vedere un´altra chiesa, la rispoesta era sempre SIII accompagnato da un mega sorriso.