Oggi vi racconto un dietro le quinte d viaggio. Gli incontri che non pianifichiamo eppure si materializzano durante un viaggio.

Gli incontri di viaggio

Dopo il viaggio a Cipro mi sono imbarcata in una maratonalombardotoscana per andare al battesimo di mio nipote. Ho preso 4 voli, 2 autobus e due treni. E durante gli spostamenti nei mezzi di trasporto, quello che normalmente chiamiamo viaggio, ho conosciuto tante persone, diverse tra loro ma tutte italiane.

Giovanna

Nel pomeriggio di venerdi, dopo essere andata in ufficio all´alba, ho preso il volo per Stoccarda dove avevo la coincidenza per Milano. A prendere i miei due stessi voli e a condividere con me l´attesa in aereoporto ad Amburo,  la corsa matta e disperata per non perdere il secondo volo, dato il ritardo del primo, e una bella chiacchierata c´é stata Giovanna. Era venuta a trovare una nipote che aveva appena partorito ad Amburgo e rientrava a casa a Milano. L´ho sentita parlare tedesco con le assistenti di volo e al chiederle come mai parlava cosi bene la lingua, mi ha risposto che aveva avuto una tata tedesca. Sua madre, come sua nonna, aveva ingaggiato una tata tedesca per far imparare loro la disciplina e la lingua. Una tata che era partita per un anno dalla Germania per arrivare a Milano e vi era rimasta ben 28 anni. Giovanna mi ha mostrato orgogliosamente le foto delle sue splendide figgli, delineandomi i loro caratteri, le loro ambiazioni e le loro passioni. In particolare mi ha parlato dei cavalli, una passione che condivide con la figlia piú piccola. Ma a figlie fatte e cresciute, la cosa piú straordinaria che lei abbia fatto, é stata iscriversi a Veterinaria con una interessantissima tesi sull´effetto terapeutico dei cavalli sui bambini autistici. Chapeau!

Gianluca e Manu

A malpensa ho preso la navetta che mi avrebbe lasciato dopo 35-40 minuti a Fiera, Milano city dove ad attendermi c´era Gianluca, il mio amico pugliese che non vedevo la 3 anni. Con Gianluca e Manuela c´´e sempre stato un feeling un pó speciale e quando passo per Milano, mi viene automatico stare da loro, mi sento a casa. Il feeling speciale probabilmente nasce dal fatto che essendo Gianluca il mio webmaster,  nell´arco di un decennio mi ha mandato screeshot come si mandano alle persone davvero bisognose di chiarimenti elementari, per cui mi sono sempre sentita a mio agio, avendo di base smascherato gia grandi debolezze. ( informatiche soprattutto) Manu, é un´ariete del 6 aprile esattamente come me. Un pochino piú giovane. Educa i figli in maniera opposta alla mia, seguendo ideali, criteri ecologici e biologici, fedi politiche e non posso far altro che ammirarla. La sera alle 22 sono entrata in casa loro e ho visto addormentati i bambini. Poi mi sono seduta e ho mangiato una delle paste piú buone che mi abbiano mai preparato. Con salsa di pomodoro e olive. Slurp. Il mio amico cucina benissimo!

Ada e Sisco

Alle 6 del mattino, sono scesa sotto casa di Gianluca e Manu per andare verso la stazione centrale a prendere il treno che mi avrebbe portato a Firenze. Gianluca, conoscendo il soggetto,mi aveva fatto una dettagliata piantina indicandomi dove prendere il tram e poi  la linea  90 di autobus, un po pericolosetta ma che mi avrebbe portato fino in stazione. Alla fermata del tram peró inizio a chiacchierare con Sisco e Ada, madre e figlio che vanno in stazione.  “ no ma guarda che anche noi andiamo in stazione, vieni con noi é meglio perché un viaggio nella 90 é un film dell´orrore. Non si ferma la notte, la gente ci dorme dentro ed é maleodorante”.  Sisco accompagnava la madre in stazione che doveva prendere un treno verso il sud alle 7. 30, stesso orario in cui dovevo prendere io ilmio treno.  Accetto di fare il tragitto alternativo con loro, durante il quale, Ada mi racconta la sua storia.  Di Bari, trasferitasi da 42 anni a Milano, é andata in pensione da Marzo e da allora cerca d godersi la cittá andando a vedere mostre d´arte, incontrando le amiche e svegliandosi tardi la mattina e scendendo spesso in Puglia.  Mentre siamo sul tram numero uno, un autentico gioiello antico tutto in legno mi racconta che ha lavorato per ben 42 anni all´Esselunga di Milano, una cittá che ama profondamente e che adesso non lascerebbe mai. Arrivati in stazione mi hanno offerto un caffé e ci siamo salutati. Quando sono entrata sul mio treno, dopo qualche minuto vedo Sisco che batte le mani al finestrino per attirare la mia attenzione. Lo guardo e mi spiega che aveva lui lo zainetto della madre ancora in spalla e lo hanno fatto passare verso la zona treni per ridarlo alla madre. A quel punto voleva sincerarsi che anche io avessi preso il treno giusto. Gli sorrido,  lo rinrazio e mi manda un bacio con la mano attraverso il vetro.

Luigi

Con Luigi, un napoletano trapiantato a Como, ho fatto il viaggio fino a Firenze.  Conosce bene la Germania dove compra macchine per fare il caffé e le rivende in Italia. Mi ha raccontato di suo figlio e del fatto che purtroppo non tifa Napoli ma inter come la madre, che é del nord. Mi ha descritto la sua casa vista lago di Como e di come la sua vita sia nettamente migliorata da quando vive al nord. MI ha raccontato di amici cinesi, moltissimi, che comprano i taxi in disuso dopo un certo numero di miglia in Germania, soprattutto a Bremen, e come li rivendono in Italia. Una vita passata a fare su e giu per l´Italia come tanti, ma con entusiasmo e soddisfazione.

Le amiche di Selvy

Una volta arrivata a Montelupo Fiorentino dove vive mio fratello, finalmente siamo andati a celebrare il battesimo del mio nipote preferito. ( l´unico maschio, la mia nipote preferita é la sorella).

Abbiamo festeggiato in giardino con un bel buffet e durante la giornata ho chiacchierato molto due amiche di mia cognata, che dormivano anche loro a casa de genitori del festeggiato. Mary che personaggio!!! Una avventuriera che di lavoro fa tatuaggi temporanei, che durano 2-3 settimane, su e giú per l´Europa. Ha viaggiato molto e quindi abbiamo subito trovato un fantastico punto su cui confrontarci. Mi ha raccontato di quando per arrivare alle isole di San Blas in Panama ha fatto una traversata in barca a vela e l´imbarcazione per il mare mosso é stata a lungo in verticale. Momenti eterni in cui pensava di morire. E si entusiasmava molto parlandomi del suo mitico viaggio in Vietnam, paese attraversato in moto. Una profonda voglia di vivere  la vita n modo indimenticabile e denso. Poi ho chiacchierato con Carmen, testimone di nozze di Selvy e Max. Carmen ha un bed&breakfast a Napoli, La casa sui tetti. Lo porta avanti con lo stesso entusiasmo che avevo io quando ospitavo con la formula b&b i turisti nel mio bell´appartamento a Barcellona. Ha tantissimi amici, conosce i posti piú belli di Napoli, ha sangue partenopeo e una spiccata inclinazione verso la movida. Uscire la sera, incontrare amici e costruire intorno a se solo momenti positivi.

Linda

Quando sono rientrata a Milano prima di incontrare la mia amica Pina, ho trascorso un paio d´ore a Milano Centrale. Tutto ad un tratto mi sono sentita minuscola in questo enorme non-luogo come direbbe Marc Auge’. In questa stazione di marmo con i pavimenti lucidi e i lampadari in ottone. Dove sentivo tutto terribilmente distante, estraneo. Sono andata alla cassa di un bar e ho chiesto un trancio di pizza e una bottiglia d’ acqua. Mentre riponevo il resto nel portamonete una ragazza fa la stessa ordinazione. Mi giro e le sorrido. “ come me” si, dice e sorride anche lei. Al banco ci danno la pizza e dal frigo lei prende due bottigliette d’ acqua. “ se sei sola ci sediamo insieme “ volentieri. In 20 minuti mi racconta la sua storia. Viene dalla Val di Flemme, in Trentino e mi descrive quei luoghi paradisiaci che spesso le mancano, e lavora in un bar a Brescia. Mi racconta dei ragazzi conosciuti in internet, degli appuntamenti ma riusciti, del fatto che le piace lavorare in un bar anche se é molto stancante. Il suo treno tra un po’ parte e ci salutiamo.

Sensazioni

Esco senza sapere cosa fare, in attesa del mio appuntamento. I miei piedi mi portano alla Feltrinelli in automatico. Sfoglio senza molto entusiasmo libri che non comprerò e non leggerò mai. Guardo le persone, di tutte le razze, di tutti i tipi, e ascolto tante lingue. C’ è qualche piccione che si è intrufolato nella stazione milanese, mi giro e vedo la gente ferma sui nastri automatici e mi chiedo come mai non cammina. Avevo un turbinio di emozioni dentro. Troppo breve la giornata con la mia famiglia il giorno prima. Troppo bianchi i capelli di qualcuno e troppo profumati e morbidi i miei nipoti per non sentirne una profonda mancanza.  Troppo lontani da me i Bartels. Troppo lontana la spalla di mio marito per assorbire la mia tristezza. Oh no, non preoccupatevi. Non è niente. È solo il prezzo che pagano gli expat.